Scegliere la racchetta da pickleball 

Premesse

Le prime racchette con cui il pickleball fu giocato negli anni ’60 erano di legno. Racchette da pickleball di legno su internet si trovano ancora, ma sono sconsigliate. Con 30 euro si trovano già racchette in materiali compositi (fibra di vetro o carbonio/grafite).

Con 100 euro avrete una racchetta da pickleball ottima per qualsiasi situazione fino all’agonismo o ai livelli avanzati, dove potreste decidere di spendere anche 250 euro per una Selkirk da competizione.

Le marche più famose e prestigiose sono tutte americane (non c’è da stupirsi). Tra i brand conosciuti da tutti ci sono Joola, Selkirk (che ha anche modelli più economici di livello intermedio), Franklin (usata da Ben Johns, il più famoso giocatore di pickleball al mondo), Gamma (che è promossa in Italia da un noto importatore di materiali per il pickleball). Head, ProKennex, Engage sono altri nomi che vi capiterà di sentir nominare dai pickleballer.

Il consiglio è di chiedere ad altri di provare la loro racchetta quando state giocando con qualcuno. In ogni caso, finchè si è principianti, è difficile notare grosse differenze e per questo solitamente i principianti partono con una racchetta economica. Per informazioni sul modello più economico disponibile in Italia chiedete pure a Pickleball Milano.

Nota: diciamo racchetta, ma tecnicamente si chiama “pala”, come nel padel. 

Il peso

Per avere dei riferimenti, le racchette sono leggere sotto i 60 grammi, medie fino a 120 grammi, pesanti quando si superano i 200 grammi. 

I principianti dovrebbero iniziare con una racchetta leggera che sia più facile da maneggiare e fornisca più precisione e azione al polso. Le pale leggere sono ideali per i giocatori da difesa, con frequenti dink (il colpo a parabola nella no volley zone avversaria). Ovviamente il rovescio della medaglia è la minor potenza, uno svantaggio in fase di attacco, come nel caso degli smash. Per il songolo, dove la potenza conta di più, la racchetta leggera è sconsigliabile.

Una pala di peso medio è una buona scelta se non sei sicuro di quale peso sia giusto per te e può essere utilizzata a tutti i livelli. Le pale di peso medio sono una buona combinazione di potenza e rapidità di reazione in difesa.

I giocatori che preferiscono gli snash e gli attacchi tendono a usare una racchetta più pesante, poiché possono generare più potenza sulla palla.

pickleball racchetta legno
Racchette di legno: gli anni '60 del pickleball
Selkirk paddle Pickleball Milano

I materiali

A parte le racchette di legno per dimostrazioni o per bambini agli esordi, oggi le racchette sono tutte di materiali avanzati. Le racchette da pickleball fatte di materiali compositi sono molto comuni. Una racchetta in composito di solito ha una superficie in fibra di vetro o di carbonio e un nucleo in polimero, alluminio o Nomex (un nylon rigido). Salendo di prezzo, ci sono  le pale in grafite, che oltre ad essere leggere, offrono anche maggior controllo.

Per quanto riguarda il nucleo, l’alluminio è robusto e leggero, ma tende a mancare di potenza. Il nucleo a nido d’ape Nomex è molto comune e robusto e offre potenza e precisione (ma è anche un po’ rumoroso).

I nuclei in polimeri sono realizzati con una speciale miscela di plastica. Sono più silenziosi al contatto con la pallina, e hanno un buon controllo, ma hanno leggermente meno potenza di quelli a nido d’ape.

Le forme

Secondo le regole del pickleball (quelle della federazione americana USAPA, ma anche della Federazione Internazionale), la lunghezza e la larghezza della racchetta del pickleball (compresa la protezione del bordo e il cappuccio sulla maniglia) non possono superare i 61 centimetri totali. Rimanendo entro questo limite, è possibile avere forme diverse (come con le pale da padel). Oltre alla classica racchetta rettangolare (16×8 pollici ovvero 40×20 centimetri), potete trovare in giro varianti particolari come la forma ovale, o il rettangolo allungato (spesso preferito nel singolo). Anche il manico può essere più o meno lungo. Alcuni giocatori sul rovescio usano entrambe le mani, e per questo scelgono un manico più lungo.

La durata

Mentre nel padel capita spesso di sbattere la racchetta sul vetro e sulla rete, e le fratture sono comuni, una racchetta da pickleball durerà probabilmente molto più tempo, probabilmente anni.

la racchetta da pickleball allungata
Varianti speciali: la racchetta allungata

La pallina

Superata la fase di apprendimento si inizia a notare che alcune palline da pickleball rimbalzano di più e viaggiano più veloci, e ognuno inizia a scegliere quelle che preferisce. Ma a parte queste piccole differenze che cambiano poco la sostanza del gioco, ci sono tre categorie generali di palline: indoor, outdoor e miste. Quelle per giocare al coperto (indoor) sono un poco più morbide e durano di più di quelle da esterno. Hanno 26-28 fori e i fori sono più larghi. Le palle outdoor sono più rigide e tendono a rompersi dopo alcune ore di gioco (controllate ogni tanto se ci sono incrinature sulla plastica. Hanno 40 fori, più piccoli. Palline indoor e outdoor sono diverse per adattarsi alle diverse superfici (più lisce di solito in campi al coperto) e alla possibilità che ci sia vento quando si gioca all’aperto. Le palline ibride sono un compromesso che funziona bene in entrambe le situazioni. Per l’acquisto, considerate come minimo un paio di euro a pallina, a seconda del modello e anche della quantità acquistata.

pickleball indoor outdoor balls
Sopra: pallina outdoor Sotto: pallina da campi coperti

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