Zelindo Di Giulio non ha bisogno di presentazioni per chi conosce il pickleball italiano. Insieme a Marco Iacuone, è stato la faccia e la racchetta del pickleball italiano da giocatore pioniere nel 2017 (quando non giocava nessuno) ad oggi, da presidente dell’Associazione Italiana Pickleball. Pickleball Milano gli ha chiesto:

– Come va la preparazione degli Internazionali a Tocco da Casauria?

Benissimo, l’evento cresce di anno in anno. Per il 2023 ci aspettiamo oltre 150 giocatori e probabilmente arriveremo al “tutto esaurito” con 180 giocatori. Il torneo dure cinque giornate anzichè tre: mercoledì e giovedì giocheranno tutti quelli del livello intermedio e venerdì, sabato e domenica il torneo è open, con separazione solo per fasce d’età. Questa formula estesa piace soprattutto agli stranieri che chiedono categorie senior e apprezzano le giornate di vacanza in Abruzzo. Oltre ai consueti 7 campi (3 indoor e 4 outdoor), ci saranno 4 campi per allenamento e gioco libero sui campi da tennis della cittadina. La parte di “esperienza” locale comprenderà serate enogastronomiche di gruppo e stiamo organizzando anche una vera festa di paese con cui celebrare il pickleball ma anche la gastronomia, la musica e gli incontri tra la gente del luogo e i visitatori. Per l’ospitalità, il convento può accogliere 140 partecipanti ma ci sono anche hotel, pensioni e appartamenti Airbnb in zona. Infine cercheremo di avere per la prima volta un montepremi per la categoria open. Il movimento del pickleball sta accelerando esponenzialmente in Italia e gli Open di Tocco riflettono questa crescita. 

– A proposito di movimento nazionale, dal pochi mesi il pickleball italiano organizzato è un settore della FITP (Federazione Tennis e Padel), e non più un’entità separata. Come procedono le cose?

Tra le prime iniziative, la FITP ha deciso di inserire il pickleball nei corsi per istruttori di 1° grado di tennis e il primo corso si è già svolto a Roma con un notevole interesse mostrato dai giovani per il modulo con cui viene presentato loro il pickleball. Supertennis, dove il pickleball ha già avuto alcuni spazi, è una spinta importante, dato il numero di persone raggiunte dal canale televisivo e online. 

Stiamo discutendo il programma didattico per i nuovi corsi di formazione degli istruttori di pickleball. Se riusciamo a rispettare i tempi, dalla seconda metà 2023, la FITP avrà tre livelli di formazione, dal livello base al grado di maestro nazionale. Stiamo anche valutando le modalità di conversione dei diplomi di primo livello rilasciati nei nostri corsi precedenti. Infine stiamo pianificando i tornei, in particolare quelli federali non agonistici organizzati dalle associazioni affiliate alla Federazione. Tale circuito utilizzerà il sistema TPRA della FITP, con il quale, tra le altre cose, vengono assegnati i punteggi nazionali dei giocatori. In generale, sono passati solo pochi mesi da quando il pickleball è diventato un settore FITP e di conseguenza molti dettagli sono ancora in fase di definizione, ma le cose procedono molto bene.

– Quale sarà il rapporto fra associazioni di pickleball esistenti e la FITP?

Le associazioni di pickleball possono affiliarsi alla FITP e alcune già lo hanno fatto. Le tessere dei circoli tennis affiliati FITP valgono automaticamente per il pickleball, mentre per circoli di solo padel la situazione è più complessa e gestita amministrativamente dai comitati regionali di volta in volta. Anche la tessera dei giocatori al momento è quella del tennis e non è specifica per il pickleball, ma nel breve futuro questo sicuramente cambierà. Per quanto riguarda l’Associazione Italiana Pickleball, la maggior parte delle sue attività sono confluite nella FITP settore pickleball. Per ora l’associazione rimane attiva su alcune tematiche, come ad esempio le relazioni esistenti con le organizzazioni estere.

– riesci a trovare il tempo di giocare a pickleball? Con quale racchetta giochi?

Fortunatamente riesco a giocare spesso. A Tocco ci sono molti giocatori in campo nel week end, ma anche il lunedi sera. Gioco con una Gamma Legend profilo 16, una all-rounder bilanciata con cui mi trovo molto bene. Visto che varie persone mi chiedono spesso confronti con il padel, ho promesso che finalmente lo proverò. Per il tennis, mi rimane poco tempo. 

– il pickleball sembra finalmente farsi sentire in Italia, tra articoli sui media, nuovi circoli e open day, vero?

Sta succedendo tutto rapidamente, con aperture di campi di pickleball ogni settimana. L’Italia sembra essere avanti a tutti gli altri paesi europei, in termini di campi dedicati già disponibili. Le recenti Fiere del padel di Milano e Roma, con la presenza del pickleball, sono state decisive per la promozione. Ci sono circoli di padel, come quello di Salerno, che hanno realizzato i campi da pickleball dopo averlo visto alla fiera di Roma. E ovviamente articoli come quello di Repubblica a marzo danno una spinta incredibile alla conoscenza e alla diffusione del pickleball in Italia.

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