IL TERZO COLPO
Il pickleball funziona così: quando si serve, si aspetta la risposta a fondo campo. È la regola del doppio rimbalzo. Insieme all’area di non volley (la “kitchen”) determina il modo di giocare a pickleball.
La regola del doppio rimbalzo significa che A) il servizio rimbalza nel rettangolo di gioco opposto B) la risposta rimbalza nel nostro rettangolo C) da qual momento si può colpire la palla al volo.
La conseguenza di questa regola è che:
CHI SERVE ASPETTA (“serve and stay”)
CHI RICEVE CORRE A RETE (“return and run”)
Sembra complicato, ma dopo alcuni minuti di gioco è comprensibilissimo!
Tra le conseguenze della regola del doppio rimbalzo c’è l’importanza del terzo colpo. Visualizzate la sequenza, a partire dal servizio. Servite la palla, il vostro avversario risponde e corre a rete e vi trovate a fondo campo. Invece, la coppia avversaria è davanti alla rete, a pochi centimetri dalla kitchen. Zero possibilità di tirare un passante. Potete tirare forte, ma non serve a molto, la palla vi tornerà indietro. Potete provare un pallonetto, ma quanti pallonetti vanno fuori campo?
La soluzione, adottata da tutti i giocatori di pickleball esperti, è il famoso terzo colpo. Un drop morbido e basso. Deve cadere poco dopo la rete, nella kitchen avversaria, e rimbalzare poco. Un colpo lento, che non consente agli avversari di fare molto e consente a voi di seguire il vostro terzo colpo a rete. A quel punto, vi troverete tutti e quattro a rete, e nessuno avrà un particolare vantaggio.
Bisogna solo imparare a fare questo terzo colpo bene, e non è facile. Un “drop”, una palla corta, bassa e lenta, tirata da fondo campo. Il rischio di mandarla in rete è alto. Serve pratica per imparare fare il terzo colpo. La differenza con un giocatore avanzato o “pro” è soprattutto in questo tiro. E’ un colpo decisivo, ma anche il più difficile del pickleball.